Come si costruisce il futuro di un’azienda tra strategia, innovazione e psicologia del lavoro?
- Marianna Porcaro
- 20 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Vice President Human Resources Italy di Lagardère Travel Retail, il suo ruolo non è fatto di burocrazia, ma di visione. Qui, l’HR non è una funzione di supporto: è un acceleratore di evoluzione. È il motore di un cambiamento che non aspetta il futuro, ma lo crea.
“L’uso della tecnologia dedicata al mondo HR è fondamentale in una logica di lettura prospettica dell’organizzazione”, afferma Andrea Arrighi. E non è un semplice assunto, ma un manifesto. Perché l’HR, oggi, non può più essere una Funzione silenziosa relegata ai contratti e ai regolamenti. È un laboratorio di trasformazione, un luogo in cui il dato si fa direzione, la previsione si fa scelta, la strategia diventa realtà. L’HR moderno non custodisce regole, le ridisegna.
Il rapporto con il CEO è un patto di crescita, un dialogo continuo tra chi legge i numeri e chi li trasforma in futuro. Un HR di visione non esegue, anticipa. Non segue il cambiamento, lo elabora.
Ma solo chi sa leggere tra le righe, chi coglie il sottotesto di un’organizzazione prima ancora delle parole ufficiali, può tradurre numeri in azione, visioni in risultati. La psicologia del lavoro insegna che le organizzazioni non sono macchine perfette, ma organismi complessi fatti di relazioni, emozioni e percezioni. Il cambiamento non è mai solo una questione di strategia, ma di cultura, e qui entra in gioco la capacità dell’HR di comprendere le resistenze, i non detti, i timori sommersi e trasformarli in leve di crescita. Non basta avere gli strumenti, bisogna saperli usare. E Andrea Arrighi, con la sua capacità di anticipare il futuro, non si limita a immaginare il cambiamento: lo costruisce, un pezzo alla volta, una scelta dopo l’altra.

Non è una semplice azienda, è un ecosistema. Lagardère Travel Retail non vende solo prodotti negli aeroporti, nelle stazioni e sulle autostrade: trasforma il tempo d’attesa in un’esperienza, un acquisto fugace in un’emozione che resta. Qui, il viaggio non è solo spostamento, è scoperta, e ogni punto vendita è un crocevia di storie che si intrecciano tra partenze e ritorni. Lagardère ha imparato a muoversi con l’agilità di chi sa che l’unico modo per sopravvivere è anticipare il cambiamento. Dall’editoria al retail ha riscritto le regole del commercio itinerante con un’intuizione chiara: il cliente non compra un oggetto, compra un istante.
Essere leader nel Travel Retail significa creare connessioni nel tempo sospeso tra un gate e l’altro, progettare esperienze che parlano a viaggiatori distratti, trasformare la routine del passaggio in qualcosa che vale la pena ricordare. La psicologia organizzativa dimostra che le persone ricordano non solo ciò che acquistano, ma il contesto in cui lo fanno, l’atmosfera, il coinvolgimento emotivo. E in questo equilibrio perfetto tra tecnologia e "umanesimo", tra innovazione e tradizione, Andrea Arrighi gioca una partita chiave. Perché dietro ogni aeroporto illuminato, dietro ogni negozio aperto in una notte senza fine, c’è una strategia che prende forma.
E dietro quella strategia, c’è sempre qualcuno che sa guardare oltre.
Bio Autore

Marianna Porcaro | Communication Strategy Advisor
Manager di professione, scrittrice per passione.
Cacciatrice di bellezza per necessità. Cervellotica. Battagliera. Ambiziosa. Corro all'alba. Arrivo in anticipo. Leggo libri al banco mentre bevo caffè. Viaggio in treno. Guardo lontano.
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